Cent'anni a Panzanoo
(Progetto in corso)
Ero venuto a vedere l’antico villaggio operaio di Panzano, a Monfalcone, il luogo dove i miei bisnonni lavoravano poco più di cent’anni fa. E nel vedere le case, il faro all’ingresso del cantiere navale, e quelle file di biciclette cavalcate da operai dalle lingue esotiche che sfrecciavano intorno a me, una strana sensazione di smarrimento mi ha invaso. Ho capito subito che questo luogo faceva parte di quei posti molto particolari in cui il tempo si avvolge su sé stesso, e che il tintinnio dei campanelli e il ticchettio dei raggi costituivano, insieme, il principio attivo di un anello temporale che dura da cent’anni.
Qui, il tempo sembra essersi sospeso, anche se intorno le persone raccontano di quanto la città sia cambiata dalle ondate migratorie degli ultimi anni. Ho sentito, nelle loro parole, l’odore dell’inquietudine e dell’amarezza, mentre al mio arrivo a Monfalcone, mi sono imbattuto in quella vibrazione tipica delle città multiculturali.
Non so bene come spiegare questi contrasti, ma gettando uno sguardo al passato, ho la sensazione che la zona di Panzano e il suo cantiere navale siano all’origine di uno spazio segnato da migrazioni continue, dove i confini fisici, temporali e mentali si sovrappongono e si confondono costantemente.



















